La transizione ecologica può attendere, nei sondaggi l’auto resta insostituibile

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La transizione ecologica? È assolutamente necessaria, ma per adesso l’auto resta insostituibile. È quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Ipsos, secondo il quale nonostante tutti gli intervistati vogliano una città pulita e senza traffico, in realtà poi bisogna fare i conti con la quotidianità e allora ecco che l’auto è l’unico mezzo di trasporto che può soddisfare esigenze diverse, che vanno dal numero di passeggeri all’indipendenza dagli orari dei mezzi pubblici.

Infatti, secondo il sondaggio di Ipsos per Greenpeace, ad esempio, a Roma il 55% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare l’auto almeno tre o quattro volte a settimana, così come a Bari. Seguono, con valori decrescenti, Palermo, Torino e Genova. Milano (43%), Pisa (40%) e Genova (37%), invece, sono le città dove si scende sotto il 50%. 

È proprio nel capoluogo lombardo, inoltre, che i mezzi pubblici sembrano più utilizzati, dove quattro milanesi su dieci hanno dichiarato di usare autobus, tram o metropolitana più di 3-4 volte a settimana. Soltanto un romano su quattro, al contrario, fa altrettanto nella capitale. Risposta, questa, che appare in linea con quelle di Napoli, Genova e Torino. Va peggio a Bari e a Pisa, dove soltanto uno su dieci prende i mezzi con regolarità. Maglia nera per Palermo: soltanto 8 su 100 acquistano regolarmente un biglietto dell’Amat.

Non è ancora, inoltre, iniziata una rivoluzione in termini di mobilità dolce, tanto che ha dichiarato di non andare mai in bici il 77% dei genovesi, il 70% dei napoletani, il 68% dei romani, il 66% dei palermitani, il 62% dei baresi, il 54% dei pisani e la metà dei milanesi. Anche i monopattini, in realtà, non sono così diffusi come si potrebbe pensare: l’89% a Milano, l’88% a Roma, addirittura il 90% a Genova non li ha mai usati. A quale condizione, dunque, gli utenti della strada utilizzerebbero meno l’auto? La maggior parte di loro ritiene che sarebbe possibile principalmente se i mezzi pubblici transitassero con maggiore frequenza, magari anche di notte. Non solo, perché il trasporto pubblico dovrebbe anche risultare maggiormente sicuro, più economico, meno affollato oltre che collegato di più e meglio con le periferie. Invece non sembrano ancora far breccia una rete migliore di piste ciclabili, così come le diverse modalità di sharing, fermo restando che alte percentuali di intervistati non sembrano comunque orientati a ridurre o addirittura abbandonare l’utilizzo dell’auto. In nessun caso.