Con Carsoon e Alfa Romeo, “La Storia dell’Auto incontra il futuro”. Parteciperanno quasi un centinaio di titolari di top dealers da tutta Italia, per un valore complessivo di 4-5 miliardi di Pil, all’evento del prossimo 5 aprile presso il Museo dell’Alfa Romeo (via Pietro Toselli 46, Legnano).
Si tratta di un’occasione fortemente voluta dal numero uno di Carsoon Luciano Pace per conoscersi e fare network, in un momento di profondo cambiamento per il settore dell’Automotive, tra tradizione e innovazione elettrica ed infrastrutturale, di cui anche Carsoon è protagonista avendo rivoluzionato il metodo di vendere e acquistare le auto, accelerando sul potenziale offerto da uno strumento come il web.
Proprio questo, infatti, è Carsoon: un acceleratore per i players business del settore auto ed un validissimo tutor che semplifica l’acquisto o la vendita dell’auto ai clienti privati. Insomma si tratta di una piattaforma che, conoscendo perfettamente le esigenze e le dinamiche dei clienti privati e degli operatori del settore, non si limita all’e-commerce dell’auto, ma anticipa le esigenze di ogni buyer, garantendone la sicurezza digitale e ampliando il portfolio di contatti dei concessionari e dei rivenditori.
Ed ecco che mercoledì 5 aprile l’innovazione di Carsoon incontra una leggenda come Alfa Romeo, nel suo museo: il 24 giugno 1910, infatti, viene registrata ufficialmente l’A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) e in quel momento Giuseppe Merosi aveva già preparato il progetto di quella che sarebbe stata la prima storica vettura del Marchio: la 24 HP.
Nonostante il successo delle prime vetture, A.L.F.A. non riesce a decollare dal punto di vista finanziario. All’inizio della Prima Guerra Mondiale una mancata commessa statale ne provoca lo scioglimento anticipato, che viene affidato alla Banca Italiana di Sconto (Bis).
Nel frattempo il giovane imprenditore napoletano Nicola Romeo, grazie anche ai capitali della stessa Bis, aveva fondato la Società Ing. Nicola Romeo & C, costruendo proprio vicino al Portello una piccola fabbrica che ottiene nel 1915 un’importante commessa per la produzione di proiettili. L’officina Romeo però non ha le dimensioni adeguate per portare a compimento questa commessa, ma poco lontano ci sono le strutture che A.L.F.A. ha da poco messo in liquidazione.
La Bis acquisisce le azioni del Biscione e il controllo viene affidato alla Nicola Romeo & C.
La crescita diventa inarrestabile e nel febbraio 1918 gli investitori decidono di rendere pubblica la società. Il nome diventa Società Anonima Italiana Nicola Romeo & C., ovvero Alfa Romeo.
Durante la Guerra la produzione automobilistica non viene nemmeno presa in considerazione da Romeo e lo stesso Merosi viene spostato alle Officine Ferroviarie di Napoli.
Solo alla fine del 1919, al termine della Guerra, riprende la produzione di auto, dapprima con l’assemblaggio di parti in stock, poi con la progettazione di nuovi modelli. È l’inizio di una nuova epoca, che giungerà fino ai nostri giorni.
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