Soltanto pochi anni fa poteva sembrava un traguardo da film di fantascienza, invece diventerà realtà con dieci anni di anticipo. Nel 2025 in Cina le vendite di auto elettriche supereranno quelle delle auto a combustione interna, segnando un punto di svolta non solo per il mercato cinese, ma per l’intera industria automobilistica globale.
Un mercato in rapida evoluzione
L’accelerazione è il risultato di un insieme di fattori convergenti: incentivi governativi, investimenti massicci in infrastrutture di ricarica, e una crescente consapevolezza ambientale tra i consumatori. La Cina è oggi il più grande produttore e consumatore di veicoli elettrici, con marchi come BYD, NIO e Xpeng che stanno dominando il mercato interno e iniziando a competere seriamente anche su scala internazionale.
L’adozione diffusa delle auto elettriche è supportata da una rete capillare di stazioni di ricarica, che si prevede raggiungerà quota 10 milioni entro il 2025. Inoltre, l’aumento dell’efficienza energetica delle batterie e la riduzione dei costi di produzione hanno reso questi veicoli sempre più accessibili a un pubblico vasto.
Qui Europa
Mentre la Cina accelera, l’Europa si trova di fronte a un dibattito politico e industriale che divide governi, aziende e cittadini. Recentemente, infatti, la Commissione Europea ha ribadito il suo no alla revisione del piano che prevede lo stop alla vendita di auto a motore termico entro il 2035. Questa decisione è stata accolta con entusiasmo da chi vede nella transizione elettrica un’opportunità imperdibile per ridurre le emissioni di CO2 e guidare l’innovazione tecnologica, tuttavia, le critiche non mancano: alcuni paesi membri e associazioni di categoria temono che l’obiettivo sia troppo ambizioso e rischi di mettere in crisi interi settori produttivi, in particolare quelli legati alla filiera delle auto tradizionali. Inoltre, si sollevano interrogativi sulla capacità delle infrastrutture europee di sostenere un’adozione massiccia di veicoli elettrici e sulla disponibilità di materie prime critiche come il litio e il cobalto.
Una lezione dalla Cina?
Il caso cinese potrebbe offrire all’Europa spunti interessanti. L’esperienza di Pechino dimostra che il successo della transizione elettrica non dipende solo dai divieti, ma da politiche di supporto coerenti e investimenti strategici. Incentivi per l’
acquisto, sviluppo delle infrastrutture e sostegno alla ricerca sono stati gli elementi chiave per il boom delle auto elettriche in Cina. L’Europa potrebbe trarre vantaggio da un approccio simile, bilanciando ambizione e pragmatismo?
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