FUGA DALL’ELETTRICO? I GRANDI BRAND TAGLIANO GLI INVESTIMENTI

FUGA DALL’ELETTRICO

2024, fuga dall’elettrico? Per adesso no, ma una brusca frenata da parte dei brand più importanti degli investimenti in Europa sulla transizione elettrica è stata registrata. Sarà che in questo settore la Cina corre troppo e ben oltre i livelli concorrenziali europei, come dimostrano i dazi che Bruxelles intende applicare alle auto elettriche di Pechino, sarà anche il mercato di questo tipo di veicolo, che nel vecchio continente tra alti e bassi continua a stentare rispetto alle previsioni, fatto sta che molte delle più grandi case automobilistiche hanno messo la retromarcia, rivedendo le proprie strategie di business rispetto all’auto elettrica che fino a questo momento erano state, forse, fin troppo ottimistiche.

Ecco allora che Audi ha annunciato, già alla fine dello scorso anno, la volontà di rallentare i piani da qui al 2026, che prevedevano il lancio di soli modelli elettrici. Di più: la casa tedesca, infatti, non abbandonerà completamente i motori termici dal 2033: i tempi insomma previsti per la transizione completa verso i veicoli elettrici a batteria sono improvvisamente diventati flessibili.

Da una tedesca all’altra, lo scorso febbraio Mercedes ha spostato al 2030 l’obiettivo precedentemente fissato al 2025 di raggiungere la quota del 50% di veicoli elettrificati, continuando invece a produrre motori a combustione. Mercedes sarebbe addirittura pronta ad investire per aggiornare questa tecnologia anche per il prossimo decennio. Al contrario Volkswagen è l’unica casa tedesca che per il momento ha confermato i suoi obiettivi per l’elettrico: il 70% delle vendite in Europa e il 50% in USA e Cina entro il 2030.

Anche Ford ha tagliato dal 40 al 30% la spesa annuale già pianificata per i veicoli elettrici, con l’obiettivo di investire maggiori risorse nei motori ibridi. Non solo, perché la casa americana ha inoltre annunciato lo stop a una suv elettrica già pianificata, oltre al rinvio di una nuova versione elettrica di una suo pick-up, senza contare che sta anche riconsiderando il piano di vendere solo elettriche in Europa entro il 2030, a causa del mancato successo di queste vetture nella regione.

Stesso discorso anche per Renault, Toyota e Volvo. I francesi, che all’inizio del 2022 intendevano arrivare al 100% delle vendite completamente elettriche entro il 2030, oggi invece parlano di volere continuare a offrire parallelamente veicoli elettrici e auto con motore a combustione per i prossimi 10 anni, quindi ben oltre il 2030. I giapponesi, da parte loro, hanno confermato di voler produrre 1,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2026 e 3,5 milioni entro il 2030, ma sottolineando «che tali cifre non sono obiettivi ma parametri di riferimento per gli azionisti».

Gli svedesi, infine, hanno rinunciato ad una produzione totalmente elettrica dal 2030, ma ormai punta a vendite composte da oltre il 90% di veicoli elettrici e plug-in, con la piccola percentuale restante composta da vetture mild hybrid. Il motivo? Lo ha spiegato il presidente e ceo di Volvo Jim Rowan: «Molti clienti non sono ancora pronti a questo cambiamento».

Resta sempre aggiornato sulle novità che riguardano il mondo delle automotive con Carsoon.it!