GUIDA AUTONOMA: CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL 5G, SUPERCAR È DIVENTATA REALTA’.

Guida autonoma

Cinque livelli di automazione, tecnologia basata sul “Vehicle to Everything” e 5G di connessione per recuperare tempo, aumentare la sicurezza, ma soprattutto permettere la guida anche a persone non in grado di farlo.

Non sono soltanto prototipi, ovvero modelli destinati al futuro, ma grazie a sensori, radar incorporati, videocamere integrate, e intelligenza artificiale le auto a guida autonoma esistono già e consentono di spostarsi in modalità “self driving car”, cioè senza dover essere guidate.

KITT, la Pontiac Firebird Trans Am di Micheal Knight, protagonisti di “Supercar”, telefilm cult degli anni Ottanta, è diventata realtà.

Le auto a guida autonoma, infatti, sono un miracolo della tecnologia, certamente ancora in fase di evoluzione, ma già presenti anche sul mercato e si basano su diversi livelli di automazione, a seconda di come diversamente interagiscono tra loro uomo, veicolo e strada.

Il primo livello è quello relativo alla guida assistita: in questo caso l’automazione agisce sulla regolazione della velocità, sulla distanza tra i veicoli, ma anche in termini di sicurezza segnalando altre auto o persone in strada e attivando la frenata automatica.

Il secondo livello di automazione innesca l’assistente allo sterzo e quello al controllo della corsia di guida.

Il terzo livello permette la guida in autonomia da parte del veicolo in tratti più lunghi e in ulteriori situazioni di strada, con l’auto stessa delegata alla guida.

Nel quarto livello di automazione il veicolo è in grado di muoversi nel traffico intenso in aree urbane, individuando anche ostacoli improvvisi.

Con il quinto livello l’auto è perfettamente autonoma, rileva e riconosce qualunque genere di situazione possa accadere in strada, trovando le soluzioni migliori per muoversi in sicurezza.

Nel caso del quinto livello si tratta di veicoli pensati per quelle persone che non hanno le abilità necessarie alla guida, dunque auto inclusive per persone disabili. 

La tecnologia alla base della guida autonoma è il “Vehicle to Everything”, che permette la relazione tra il veicolo e tutto ciò che si trova al suo esterno attraverso una comunicazione WLAN: infrastrutture, altri veicoli, pedoni. Dai dati già a disposizione emerge che questo tipo di tecnologia permette di salvare il 40% di vite in più, evitando incidenti dovuti a comportamenti scorretti perché rileva i semafori a distanza e regola di conseguenza la velocità del veicolo, indica dove spostarsi per agevolare il passaggio dei soccorsi, conosce in anticipo come affrontare gli incroci più pericolosi. 

La rete che permette la guida autonoma è la connettività 5G, che garantisce una comunicazione in tempo reale tra le applicazioni, supporta un numero elevato si SIM nella stessa area ed è in grado di adattarsi alle urgenze dei dispositivi connessi e che sarà alla base della diffusione della guida autonoma, proprio perché permette la migliore gestione in contemporanea di tutti i sistemi di rilevamento che l’automazione richiede.

Insomma: “KITT, portami a casa”.

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