Che sia cinese o no, il mercato dell’auto continua a soffrire della sindrome dell’elettrico. Sembrano, infatti, proprio le immatricolazioni legate all’auto elettrica a fare la differenza sulle vendite a base annuale o mensile, spostando la lancetta della bilancia sul verde o sul rosso. È quanto emerge anche dai dati di Jato Dynamics, pubblicati sul “Sole24Ore” qualche giorno fa: il mercato complessivo dell’auto in Europa a maggio, infatti, ha fatto registrare con 1.087.699 immatricolazioni un calo del 2,5% rispetto allo stesso mese del 2023, mentre si conferma superiore sia a maggio 2021 che 2022 quando le vendite totali ammontavano rispettivamente a 943.405 e1.082.934.
Ma la nota più interessante è quella relativa al mercato dell’elettrico: questa diminuzione complessiva, cioè, è in parte dovuta alla contrazione pari all’11% proprio delle vendite di auto elettriche, tuttavia tra queste sono in crescita del 25% i modelli a batteria di produzione cinese, Europa permettendo. Già, perché la sorte dell’elettrico nel nostro continente passerà inesorabilmente dalle scelte dell’Unione Europea proprio sulle importazioni da Pechino: è ormai, infatti, in fase ormai avanzata l’indagine messa a punto della Commissione Europea finalizzata a delle possibili tariffe che potrebbero ulteriormente ridurre le vendite di elettriche e in particolare quelle di produzione cinese, le più in crescita.
Secondo i dati di Jato Dinamics le immatricolazioni dei veicoli a batteria e di quelli plug-in hybrid sono scese da 250.530 a maggio 2023 a 226.665 a maggio 2024. Se le auto a batteria hanno registrato il calo maggiore su base annua, scendendo dell’11% a 151.237 unità, le plug-in, invece, sono scese di solo il 7%. «Il calo della domanda – riporta il quotidiano finanziario – si spiega coi prezzi elevati di queste auto ancora inaccessibili per il grande pubblico. Nonostante ciò, alcune elettriche hanno continuato a performare bene a maggio».
Ad esempio Bmw, che ha continuato a guadagnare terreno con la iX1, così come con le nuove i5 e iX2, tanto che il volume di elettriche del brand era circa 1,6 volte superiore a quello di tutti i modelli a batteria registrati da Audi o Mercedes. Anche Volvo è in crescita visto che ha conquistato il terzo posto tra gli elettrici più venduti sia a maggio che da inizio anno con l’EX30. Le vendite di modelli di fabbricazione cinese come l’EX30 sono aumentate del 25% su base annua, raggiungendo quasi 28.000 unità.
Tra i primi cinque modelli elettrici, ben due sono di fabbricazione cinese, quota di mercato che a maggio è balzata dal 13,2% al 18,5% su base annua: si tratta di Tesla Model Y e Volvo EX30 si siano assicurati un posto nella top five dei modelli a batteria più venduti in Europa a maggio. Oltre a Volvo, anche altri brand cinesi come BYD e Smart hanno registrato gli aumenti più significativi nelle immatricolazioni di elettriche per 28 mercati europei.
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