Rialzo in doppia cifra per il terzo mese consecutivo, per dimenticare la brusca flessione complessiva rispetto ad un anno fa nel mondo dell’automotive.
Si è chiuso così il 2022 dell’auto, secondo i dati pubblicati nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A dicembre 2022, infatti, il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 104.915 immatricolazioni (+21%) contro le 86.718 unità registrate a dicembre 2021.
Nell’intero 2022, invece, i volumi complessivi si attestano a 1 milione 316 mila 702 unità, contro 1 milione 458 mila 032 registrate a gennaio-dicembre 2021, con una flessione del 9,7%.
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SECONDO ANFIA
A dicembre 2022, tuttavia, per il terzo mese consecutivo, il mercato dell’auto ha registrato un rialzo a doppia cifra (+21%). Forte del confronto con il pesante ribasso dello stesso mese del 2021 (-27,5%).
L’anno appena concluso, infatti, in linea con le previsioni, ha visto i volumi delle immatricolazioni poco sopra 1,3 milioni di unità, ovvero il 9,7% in meno rispetto al 2021.
Nel 2022 il contesto in cui la filiera automotive si è trovata ad operare, già segnato dalla crisi dei semiconduttori, delle materie prime e della logistica, è ulteriormente peggiorato in conseguenza delle ripercussioni del conflitto in Ucraina.
Situazione che ha innescato una grave crisi energetica e ulteriori strozzature nelle catene di fornitura a livello europeo e globale.
L’ANNO DEI CAMBIAMENTI
Eppure è anche stato l’anno in cui, finalmente, si è potuto contare su uno specifico Fondo automotive con una programmazione pluriennale, fino al 2030, delle risorse stanziate.
Sia per le misure di supporto alla domanda, per la diffusione delle tecnologie a zero e bassissime emissioni, sia per gli strumenti di accompagnamento alla riconversione produttiva della filiera.
Tanto che, in continuità con questa programmazione, dall’inizio di gennaio sono disponibili gli incentivi 2023 all’acquisto di nuove auto a zero e a basse emissioni.
Si tratta di uno stanziamento di 575 milioni di euro suddivisi nelle fasce di incentivazione:
- 0-20 g/km di CO2 (vetture elettriche)
- 21-60 g/km di CO2 (vetture ibride plug-in)
- 61-135 g/km di CO2 (vetture ibride tradizionali)
Le prime due fasce sono accessibili anche al comparto dell’autonoleggio, e prenotabili dallo scorso 10 gennaio.
INFINE
«Speriamo che questa misura – auspica Scudieri – possa dare un significativo impulso alla domanda di vetture green fin dai primi mesi dell’anno. Ed inoltre che i 250- 260 milioni di euro da noi stimati come avanzo degli incentivi 2022 vengano riallocati, per il 2023, a favore delle fasce di incentivazione 0-20 e 61-135 g/km di CO2.
Infine, confidiamo in una prossima ricalibratura dei fondi già stanziati per gli investimenti. Della filiera automotive (14 miliardi di euro tra Fondo automotive e PNRR) e in una rimodulazione degli accordi per l’innovazione e dei contratti di sviluppo attualmente in vigore – questi ultimi rifinanziati fino al 2037 con la Legge di Bilancio».
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